Pelucchi | Cherilo di Iaso | E-Book | sack.de
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E-Book, Italienisch, 270 Seiten

Reihe: ISSN

Pelucchi Cherilo di Iaso

Testimonianze, frammenti, fortuna
1. Auflage 2022
ISBN: 978-3-11-074708-9
Verlag: De Gruyter
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark

Testimonianze, frammenti, fortuna

E-Book, Italienisch, 270 Seiten

Reihe: ISSN

ISBN: 978-3-11-074708-9
Verlag: De Gruyter
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark



In the current revival of studies on Alexander the Great, literature has until now neglected – also because of the scarcity of testimonies – its ‘poetic’ side. Choerilus of Iasus, the most important among the poets who accompanied Alexander’s endeavours, represents no exception. For this reason, the book delivers a complete study of Choerilus’ works, life and (mis-)fortune. By doing so, it reassesses philologically and historically a blind spot in present-day research and therefore illuminates further the field of Alexandrography as well as its literary reception. The volume entails first of all a new edition of all the testimonies and fragments pertaining to Choerilus of Iasus, updating and expanding the latest collection edited by H. Lloyd-Jones and P. Parsons in the Supplementum Hellenisticum (1983). Following up, the book develops in four chapters an analysis and discussion of the texts collected in the critical edition. The fifth concluding chapter retraces and contextualises the history of modern studies, from the Renaissance on, concerning the elusive figure of Choerilus.

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Zielgruppe


Students and scholars of Greek and Latin literature, ancient hist


Autoren/Hrsg.


Weitere Infos & Material


Riferimenti
Le edizioni e la letteratura secondaria sono citate secondo le indicazioni fornite nella Bibliografia finale. Quando si ricorre alla numerazione di raccolte di testi antichi, si indica generalmente l’editore che ha stabilito la numerazione, anche quando non coincide con l’ultimo editore (e.g. FGrHist e non BNJ o altri recenti editori di singoli storiografi). Si abbreviano inoltre: B. Bernabé D.–K. Diels – Kranz G.–P. Gow – Page K.–A. Kassel – Austin M.–W. Merkelbach – West Pf. Pfeiffer R. C. Radici Colace AOx Anecdota Oxoniensia CAG Commentaria in Aristotelem Graeca CIL Corpus inscriptionum Latinarum CLE Carmina Latina epigraphica EGr Epigrammata Graeca FGrHist Die Fragmente der griechischen Historiker FGrHistCont Die Fragmente der griechischen Historiker Continued FHG Fragmenta historicorum Graecorum PG Patrologia Graeca SEG Supplementum epigraphicum Graecum SH Supplementum Hellenisticum SSH Supplementum Supplementi Hellenistici SVF Stoicorum veterum fragmenta Per gli autori greci, quando abbreviati, si fa riferimento di norma al LSJ9, per i latini all’OLD4, in entrambi i casi con qualche ampliamento. Il nome dell’autore posto tra parentesi quadre indica un’opera pseudepigrafa, il punto di domanda preposto al nome un caso incerto, mentre le virgolette singole sono intese a indicare che l’autore può davvero aver avuto il nome indicato nella tradizione, anche se va esclusa l’identificazione con il più noto omonimo. Un frammento o un testimone dubbio o spurio sono indicati rispettivamente con ° e con °° indipendentemente dall’uso dell’edizione di riferimento. Rimandi interni: supra e infra precisati dal solo paragrafo sono da intendere con riferimento al capitolo in cui si trovano; non precisati dal paragrafo, al paragrafo in cui occorrono. Testimonianze, epigrammi e frammenti di Cherilo di Iaso sono indicati secondo la numerazione della presente edizione, in grassetto. Ulteriori abbreviazioni utilizzate nell’edizione sono sciolte nel conspectus siglorum. Prefazione
Dalle fonti è noto un gruppo di poeti che accompagnò Alessandro Magno nella spedizione in Oriente, celebrandone le imprese. Alcuni sono per noi poco più che nomi (Agide di Argo, Cleone Siculo), altri furono invece anche celebri retori (Anassimene di Lampsaco) e filosofi (Pirrone Eleo). Anche delle opere di questi ultimi non si conserva tuttavia quasi nulla. Il fatto è senz’altro singolare, se si considera che fu a tali personalità che Alessandro affidò il compito, che avvertiva evidentemente come urgente, di cantare la propria impresa. Non cessa in effetti di stupire che l’anabasi del Macedone – pur così ‘epica’ – non abbia prodotto alcun poema epico che (anche solo parzialmente) sia giunto sino a noi. La tradizione, in ogni caso, offre una spiegazione – e insieme una consolazione – per la perdita di tali opere, affermandone ripetutamente lo scarso valore poetico. Nella cornice della letteratura poetica su Alessandro – caso limite di letteratura conservata in frammenti – spicca sotto varî aspetti la figura di Cherilo di Iaso. Innanzitutto, il dossier delle testimonianze è decisamente ampio rispetto agli altri poeti: un ricco Nachleben attestato, oltre che in qualche punto della letteratura greca (Filodemo, Stefano Bizantino, Suda), soprattutto – a quanto pare – in àmbito latino, specialmente in Orazio, negli scoliasti oraziani e ovidiani, in Curzio Rufo, in Ausonio e in Ennodio. Cherilo si distingue inoltre per il ruolo attribuitogli dalla tradizione con riferimento alla corte di poeti e adulatori di Alessandro: per quanto questi siano in genere presentati come mediocri, egli è passato alla storia semplicemente come il ‘peggior poeta’ greco. L’indagine sul più sfortunato dei poeti può rappresentare un utile contributo al recente revival degli studi su Alessandro e sull’alessandrografia. Cherilo costituisce infatti un punto di accesso privilegiato per tentare di comprendere meglio il versante poetico dalla letteratura su Alessandro, un momento particolarmente sfuggente della poesia greca di IV secolo, a cavallo tra età classica ed età ellenistica. Le testimonianze relative a Cherilo pongono infine la questione dell’origine di una fama tanto negativa quanto diffusa, alla quale è possibile rispondere solo districandosi tra le fila di una tradizione che, nonostante la notorietà del personaggio, si presenta spesso rarefatta e ripetitiva. Il lavoro si propone dunque di fornire una nuova raccolta, con edizione e commento, delle testimonianze e dei frammenti di Cherilo di Iaso. Questi sono stati sinora consultati nell’edizione curata da Lloyd-Jones e Parsons nel Supplementum Hellenisticum (1983, con aggiunte e correzioni nel Supplementum Supplementi Hellenistici), l’unica recente. La raccolta offerta da Jacoby all’interno della rubrica sulla Alexandergeschichte (FGrHist 153 F 10) non ha infatti alcuna pretesa di completezza e dopo Düntzer (1842) e Kinkel (1877) Cherilo è stato escluso dalle sillogi di frammenti epici: gli Epicorum Graecorum fragmenta di Davies (1988) si limitano a un rinvio allo stesso SH. Soprattutto, Cherilo non è ancora stato oggetto di un approccio monografico, l’unico che permette tuttavia di indagarne approfonditamente gli scarni resti. Solo così è infatti possibile ampliare il novero delle testimonianze e dei frammenti, studiando inoltre i rapporti che sussistono tra le fonti. Su queste basi si può dunque tentare di delineare la vita e l’opera di Cherilo di Iaso, pur presto ridotte all’aneddoto e spesso confuse con quelle del più celebre Cherilo di Samo. All’edizione critica segue uno studio strutturato in cinque capitoli. I primi quattro affrontano una ricostruzione del profilo biografico e letterario di Cherilo e un’indagine della sua fortuna. Ciascuno di essi prende in esame un gruppo di testimonianze o di frammenti raccolti nell’edizione. Il capitolo conclusivo traccia infine una storia degli studi moderni su Cherilo, dalla quale emerge che temi e problemi sollevati anche dalla critica più recente sono parte di un dibattito di lunga data che ha inizio nell’Umanesimo e culmina nella decisiva dissertazione di A.F. Naeke (1817). Questo volume risulta da una rielaborazione e da un aggiornamento della mia tesi di laurea magistrale dallo stesso titolo, discussa nel luglio 2018 presso l’Università degli Studi di Milano. La struttura del lavoro è rimasta invariata, così come gli obiettivi. Varie parti sono invece state riscritte o riformulate alla luce della bibliografia apparsa successivamente e soprattutto grazie ai confronti e alle esperienze che ho avuto l’opportunità di maturare negli anni successivi. Giunto infine al momento di congedarmi da Cherilo, desidero ringraziare chi a vario titolo ha accompagnato questo lavoro e ne ha permesso la realizzazione. Giovanni Benedetto ha seguito ogni fase della ricerca, guidandola con critiche e suggerimenti. Introducendomi alla storia della filologia, mi ha insegnato a interrogarmi sul senso del lavoro che andavo completando: se il risultato è meno criptico di quanto non rischiasse di essere, è soprattutto grazie a lui. Dopo essere stato mio relatore per la tesi di laurea triennale, Luigi Lehnus anche in séguito non mi ha fatto mancare sostegno e incoraggiamento, con numerosi consigli e spunti, tra cui quello iniziale del tema di questo libro. La rielaborazione della tesi è stata portata a termine durante un soggiorno di ricerca a Parigi, che ho svolto nell’àmbito del percorso di dottorato presso l’Università degli Studi di Milano. In quei mesi, anche Tiziano Dorandi ha letto con pazienza le mie pagine, dimostrandomi in molte occasioni la sua preziosa disponibilità. Dalla Biblioteca Nazionale Centrale di...


Marco Pelucchi, Universität Mailand, Italien.

Marco Pelucchi, University of Milan, Italy.

Marco Pelucchi, Universität Mailand, Italien.



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