E-Book, Italienisch, 480 Seiten, Format (B × H): 155 mm x 225 mm
E-Book, Italienisch, 480 Seiten, Format (B × H): 155 mm x 225 mm
ISBN: 978-3-456-95612-1
Verlag: Hogrefe AG
Format: PDF
Kopierschutz: Wasserzeichen (»Systemvoraussetzungen)
Molti obiettivi terapeutici sono stati conseguiti nello scorso decennio grazie ai progressi compiuti dalla medicina palliativa. Essa è considerata una disciplina integrativa, che non viene applicata solo alla fine dell'esistenza, non combatte solo i dolori, non è a disposizione unicamente dei malati oncologici e non è esercitata soltanto da medici ma da un team multiprofessionale. Le „Cure Palliative" non sono più compito esclusivo di specialisti coinvolti quando la storia personale dei pazienti volge al termine ma rappresentano un patrimonio di pensiero e di comportamenti da integrare anche nella medicina curativa, nell'assistenza di base e nelle cure infermieristiche. Esse tendono a modellare in misura globale e preventiva la qualità di vita del paziente, a rafforzare la sua autonomia e a tutelare la dignità della persona nell'ora della maggiore vulnerabilità.
Questo manuale contribuisce all'applicazione delle più recenti conoscenze della medicina palliativa nella pratica clinica quotidiana. Si orienta sia sui sintomi che influiscono sulla qualità di vita che sull'approccio essenziale alle situazioni che rendono necessario l'intervento della medicina palliativa. Quale terza edizione totalmente rielaborata e ampliata per incarico della Lega svizzera contro il cancro e di palliative ch, il manuale rappresenta il compendio delle esperienze della medicina palliativa svizzera.
Zielgruppe
Palliativmediziner, Palliativpflegende
Autoren/Hrsg.
Fachgebiete
Weitere Infos & Material
1;Manuale di Medicina Palliativa;1
1.1;Indice;7
2;Prefazione ospite (esclusiva per l’edizione italiana);11
3;Parte 1: Introduzione;13
3.1;1. Riflessioni sulla medicina palliativa;15
3.2;2. Istruzioni per l’uso;19
3.3;3. Il controllo dei sintomi;25
4;Parte 2: Sintomi;35
4.1;4. Aspetti psichiatrici;37
4.2;5. Dolore;55
4.3;6. Astenia – Stanchezza;91
4.4;7. Anoressia e cachessia;99
4.5;8. Patologie della mucosa del cavo orale;107
4.6;9. Nausea e vomito;117
4.7;10. Diarrea;131
4.8;11. Stipsi;137
4.9;12. Ostruzione intestinale;143
4.10;13. Dispnea;149
4.11;14. Problemi dermatologici;157
4.12;15. Edemi;165
4.13;16. Ascite;171
4.14;17. Disidratazione;177
4.15;18. Ipercalcemia;185
5;Parte 3: Situazioni particolari;193
5.1;19. Sedazione palliativa;195
5.2;20. Emergenze;203
5.3;21. Suicidio assistito;211
5.4;22. Alcune particolarità della terapia farmacologica;219
5.5;23. Uso Off-Label dei farmaci nelle cure palliative;227
5.6;24. Cure palliative delle malattie neurologiche;231
5.7;25. La medicina palliativa in pediatria;243
5.8;26. La medicina palliativa in geriatria;263
5.9;27. I «dimenticati»;281
5.10;28. La riabilitazione;289
6;Parte 4: Modalità di lavoro;297
6.1;29. La funzione delle cure infermieristiche;299
6.2;30. I servizi complementari;311
6.3;31. L’assistenza sociale – aspetti psicosociali;315
6.4;32. L’assistenza spirituale;327
6.5;33. Il medico di famiglia;333
6.6;34. L‘interprofessionalità;337
6.7;35. La pianificazione della dimissione e dell‘assistenza a domicilio;343
6.8;36. Il lavoro in rete e la gestione dell’interfaccia professionale;355
6.9;37. I percorsi dei pazienti;361
6.10;38. La cura dei curanti;365
6.11;39. La formazione;373
6.12;40. Le decisioni alla fine della vita;377
7;Appendici;385
7.1;Appendice 1: Edmonton Symptom Assessment System (ESAS);387
7.2;Appendice 2: La valutazione delle funzioni cognitive per mezzo del Mini Mental State (MMS);393
7.3;Appendice 3: Protocollo del dolore – un esempio;397
7.4;Appendice 4: L’accertamento del dolore per mezzo dell’ECPAin pazienti con alterazioni cognitive (Echelle comportementale de la douleur pour personnes âgées non communicantes);399
7.5;Appendice 5: Il questionario CAGE;402
7.6;Appendice 6: Farmaci off-label impiegati in cure palliative;405
7.7;Appendice 7: Miscibilità di diversi farmaci per la somministraziones.c tramite infusione o pompa;426
7.8;Appendice 8: E‘ possibile spezzare, triturare farmaci e/o somministrarli tramite sondino gastrico?;428
7.9;Appendice 9: Piano d‘assistenza;430
8;Servizi e istituzioni;437
8.1;Pubblicazioni e riferimenti;437
8.2;I partner;442
8.3;Indirizzi;446
9;Autori;459
10;Indice analitico;465
4. Aspetti psichiatrici
Michael Saraga, Friedrich Stiefel
Stati confusionali acuti
La prevalenza degli stati confusionali acuti aumenta con la progressione della malattia fino a raggiungere l’80 % nelle ultime 48 ore di vita. Essi rappresentano una esperienza penosa e sovente traumatizzante per il paziente, i familiari e i curanti e devono quindi essere trattati.
Gli stati confusionali possono iniziare con disturbi dello stato vigile che spesso sfuggono all’osservazione dell’entourage. Anche i sintomi cognitivi (disturbi della memoria, dell’orientamento, della percezione) non sono sempre subito riconoscibili in quanto i pazienti hanno la tendenza a minimizzarli e a sottacerli. La contemporanea comparsa di sintomi affettivi (ad es. ansia, pudore, senso di impotenza), di turbe del pensiero (valutazione irrealistica della situazione, immaginazioni paranoidi), di demotivazione con ritiro sociale, di inversione del ritmo circadiano o di disordini dell’espressione verbale può complicare il percorso diagnostico.
La presenza di uno stato confusionale rende più difficile l’accertamento e il trattamento di altri sintomi. Ne consegue l’importanza di una attenta diagnostica proattiva.
Stati confusionali: definizione e diagnosi
•• Disturbi dello stato vigile (ad es. sonnolenza), dell’orientamento (temporale, spaziale, situazionale), dell’attenzione e della memoria (ad es. lettura faticosa, incapacità di conversare «senza perdere il filo del discorso»).
•• Disturbi della percezione sensoriale (disconoscenza di suoni e oggetti, illusioni sensoriali, allucinazioni tattili, uditive e visive).
•• I disordini si istallano nell’arco di ore o di giorni, sono tipicamente d’intensità fluttuante, talvolta alternati a periodi di completa risoluzione.
•• Clinicamente si distinguono tre varianti: stati confusionali ipovigili/ipoattivi, ipervigili/iperattivi, misti. La diagnosi dei casi iperattivi è facile. Nei casi ipoattivi (più frequenti) si devono ricercare attentamente i sintomi principali.